domenica 6 maggio 2012

La mano sulla coscia


«No, Dors. Libera di pensare che sia stata una cosa perfettamente naturale, ma tu non hai vissuto quella esperienza. La poveretta era in uno stato di forte eccitazione sessuale. Partecipava con tutti i sensi... si è annusata le dita, le ha leccate. Se avesse potuto sentir crescere i capelli, avrebbe ascoltato avidamente.»
«Ma mi riferisco proprio a questo dicendo "naturale". Qualsiasi cosa proibita attira sessualmente. Ti interesserebbe particolarmente il seno femminile se vivessi in una società in cui il seno femminile fosse esposto in continuazione?»
«Credo che potrebbe interessarmi, sì.»
«Non ti interesserebbe di più se invece fosse sempre coperto, come avviene nella maggior parte delle società?... Ascolta, ti racconterò una cosa che mi è successa. Ero su Cinna, in un centro di soggiorno su un lago... Ci sono anche su Helicon i centri di soggiorno... spiagge, cose del genere, vero?»
«Certo» rispose Seldon, leggermente seccato. «Cosa pensi che sia Helicon, un mondo di rocce e di montagne, dove c'è solo acqua di pozzo da bere?»
«Senza offesa, Hari. Voglio solo essere sicura che tu afferri la sostanza della storia. Sulle spiagge cinniane, siamo piuttosto disinvolti riguardo quello che indossiamo... o non indossiamo.»
«Spiagge nudiste?»
«Non proprio, anche se immagino che se qualcuno si spogliasse del tutto nessuno farebbe tanti commenti. La tradizione vuole che si indossi il minimo indispensabile per osservare le regole della decenza, ma devo ammettere che quello che noi consideriamo decente lascia ben poco all'immaginazione.»
Seldon disse: «Su Helicon abbiamo regole un po' più rigorose in fatto di decenza.»
«Già, l'ho capito dal tuo modo di comportarti con me... comunque, a ciascuno il suo. Be', mi trovavo sulla spiaggetta in riva al lago e mi si è avvicinato un giovanotto con cui avevo chiacchierato prima quello stesso giorno. Era un tipo simpatico che mi sembrava perfettamente a posto. Si è seduto sul bracciolo della mia sedia e per tenersi in equilibrio mi ha messo la mano destra sulla coscia, che naturalmente era nuda. Abbiamo parlato per un paio di minuti, poi lui mi ha detto malizioso: "Guarda... Mi conosci appena, eppure mi sembra la cosa più naturale del mondo appoggiarti la mano sulla coscia. Ma, addirittura, anche per te è una cosa perfettamente naturale, dal momento che a quanto pare non ti dà fastidio che tenga la mano lì.»
«Solo allora mi sono accorta che aveva una mano sulla mia coscia. La nudità in pubblico, chissà come, perde in parte la sua carica sessuale. Come ho detto, è l'occultamento a suscitare certe reazioni. E se n'è reso conto anche il giovanotto, perché ha detto: "Se ti incontrassi in circostanze più formali e tu indossassi un vestito lungo, non ti sogneresti neppure di lasciarmi alzare il vestito e mettere una mano sulla tua coscia in questo stesso punto". Io ho riso e abbiamo continuato a parlare del più e del meno. Naturalmente, ora che mi aveva fatto notare la posizione della sua mano, al giovanotto non sembrava più un gesto corretto, quindi l'ha tolta.»
«Quella sera per andare a cena mi sono vestita con più cura del solito e mi sono presentata con un abbigliamento molto più formale del necessario, almeno rispetto a quello delle altre donne nella sala da pranzo. Ho trovato il giovanotto in questione. Sedeva a un tavolo. Mi sono avvicinata, l'ho salutato, e ho detto: "Ecco, ho un vestito lungo, ma sotto la mia coscia è nuda. Ti do il permesso di farlo. Alza pure il vestito e mettimi la mano sulla coscia nel punto dove la tenevi questa mattina".»
«Ci ha provato. Devo dargliene atto, ma tutti ci stavano fissando. Io non l'avrei fermato, e sicuramente nessun altro l'avrebbe fatto, però lui non è riuscito a compiere il gesto. Eravamo in pubblico esattamente come quella mattina, e c'erano le stesse persone presenti. Era chiaro che ero stata io a prendere l'iniziativa e che non mi sarei opposta, ma lui non è riuscito ad andare contro le convenienze. Le circostanze, che prima erano di tipo "mano sulla coscia" diciamo, non erano più da "mano sulla coscia" quella sera, e la cosa era più vincolante di qualsiasi considerazione logica.»
Seldon disse: «Io ti avrei messo la mano sulla coscia»

Preludio alla Fondazione, Isaac Asimov

1 commento:

  1. Il gusto per il proibito ed il nascosto. C'è anche una bella pubblicità di Victoria's Secret che raffigura una donna con un burka ( tu pensa un pò i segreti di Victoria.)

    Ora che lo leggo non posso che confermare quello che dicevi, l'abito crea imbarazzo, quando invece il gesto sarebbe del tutto naturale. Meccanismi sociali.

    Il punto : è giusto avere degli "scrupoli" nel rispetto della decenza/decoro oppure è assolutamente un impiccio?

    Tu avresti appoggiato la tua mano sotto al suo vestito?

    Io no. Nel rispetto del decorum. Ma avrei tentato in tutti i modi di farlo senza farmi notare dagli altri.

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