-Firmi?
-IO FIRMO.
-Cosa?
-Firma, firma, non preoccuparti. Contro questi politici corrotti. Lontano dalla gente. Fanno la parata militare il 2 Giugno. Un vero schifo..come al solito. Perchè non danno i soldi ai terremotati?-
Eh, già...perchè..vallo a spiegare che non è tutto così automatico. Che non è che se annulli una parata 4-5 giorni prima magicamente risparmi tutto.
"Gentile Presidente Napolitano,
confidiamo che in un momento così tragico per il paese tutto, si adoperi per annullare la parata militare del 2 giugno e si destinino i soldi (circa tre milioni di euro) alle vittime del terremoto del’Emilia e per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma."
Questo è l'appello che è stato caricato su Violapost. A giudicare dal tamtam su Facebook ha fatto presa. E parecchio. Entusiasmo subito fagocitato da Di Pietro, mentre c'è già chi osanna Forlani, perchè dopo il terremoto del Friuli, lui, la parata, la annullò davvero.
Ma secondo me è l'ennesima scemenza populista.

Non ha senso prima di tutto per motivi logistici. Come è stato dichiarato infatti i 2,5 milioni di € di fondi destinati, sono già stati spesi. Annullare la festa ora non avrebbe molto senso in termini economici. Il che fa pensare che le polemiche abbiano un intento strumentale, ferma la buona fede di chi diffonde l'appello.
Venendo al Friuli, qualche dato per avere un'idea delle proporzioni: morirono 989 persone, 45 i comuni rasi al suolo, 100.000 gli sfollati, danni per 18.5 miliardi di € attuali. 9°-10° della scala Mercalli contro il 6° del terremoto emiliano (fonte Wikipedia - ilpianeta.it). Ed era il 6 Maggio. C'era in ogni caso più tempo per gestire un annullamento.
Eppure non sono nè i motivi logistici nè la questione del Friuli a convincermi. Il numero dei morti non è la discriminante (non credo ci siano disastri di serie A e di serie B), così come il risparmio economico sarebbe secondario rispetto al valore simbolico della protesta.
Il punto è proprio il valore simbolico del 2 Giugno. E' la festa della nazione, il giorno in cui celebriamo quello che siamo e l'unità del nostro paese. A maggior ragione in questo periodo difficile. Annullare la parata in fondo significa togliere i festoni, spegnere la musica, chiudere la festa. Non è la sfilata boriosa e superba di 4 soldati, non è l'ennesimo rito guerrafondaio. Non ci sto. Si può cambiare, si può proporre un programma diverso. Ma certo non la settimana prima. Lavoriamoci, dall'anno prossimo, quando si sarà sopita la rabbia del momento.
Annullare tutto ora renderebbe la festa estremamente grigia, il segno che la Repubblica si spegne nel momento di difficoltà. Non credo sarebbe un segno incoraggiante nei confronti degli Emiliani.
Annullare tutto ora renderebbe la festa estremamente grigia, il segno che la Repubblica si spegne nel momento di difficoltà. Non credo sarebbe un segno incoraggiante nei confronti degli Emiliani.
"Celebreremo a fine settimana il 2 giugno perché la Repubblica, nell'anniversario della sua nascita, deve dare il segno della sua unita', della sua vitalita', della sua forza, della serenità e della fiducia con cui sta affrontando e affronterà le sfide che ha davanti a se, tra le quali ora anche la sfida della nuova emergenza insorta con il sisma che ha colpito l'Emilia e altri luoghi" (Presidente della Repubblica -comunicato del 29-05-12)
Bravo luca,hai ragione,bravo
RispondiEliminaNiente altro cui pensare?
RispondiEliminababbo...
Concordo pienamente....!
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