domenica 6 novembre 2011

Bengasi e i fantasmi del passato


Qualche giorno fa il Daily-Mail ha titolato "Flying proudly birthplace Libyas revolution flag Al Qaeda". La bandiera di Al Qaeda è stata vista sventolare sul tetto del tribunale di Bengasi, la città simbolo della rivoluzione. Per ora non ho trovato molti altri riferimenti alla cosa su Internet. Alla Nato hanno risposto con cautela. E' difficile stabilire se si tratti di un rischio concreto o piuttosto sei sia il frutto di una bravata di un gruppo sparuto di militanti.






Riccardo Sessa, ambasciatore italiano alla Nato
Riguardo gli ultimi sviluppi in Siria: scordatevi un intervento Nato in stile Libia. L'ambasciatore italiano della Rappresentanza permanente al Consiglio Atlantico, Riccardo Sessa, ha confermato nel linguaggio diplomatico che la Nato non ha attualmente in programma incontri o discussioni riguardo una possibile operazione in Siria. Senza contare che, in mancanza una risoluzione delle Nazioni Unite, l'organizzazione ha le mani legate ed è altamente improbabile che il Consiglio di Sicurezza si pronunci sulla situazione. La Russia, rimasta scottata dalle ultime vicende in Libia, lascia intendere che porrà il veto su qualsiasi iniziativa. Va aggiunto che in Siria l'utilizzo delle forze aree e l'istituzione di una No-fly zone non avrebbe la stessa efficacia strategica. In Libia la flotta aerea era il punto di forza di Gheddafi sui ribelli. In Siria invece c'è un esercito ancora fedele ad Assad e sarebbe quindi necessario anche uno sbarco delle forze di terra. In termini economici, una manovra enormemente costosa, oltre che rischiosa. 
A questo punto dipende tutto dai cittadini siriani.

1 commento:

  1. Di la verita Luca...l'hai messa tu quella bandiera sul tetto di Bengasi...eheheheheheh! Scherzo ovviamente!
    Grande continua così...! Sei finito nella mia lista dei preferiti...! Che blogger di inchiesta...! Ciao...!

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