Stanotte la rete era impazzita. Anonymous ha lanciato la rappresaglia, dopo la chiusura di Megaupload ad opera dell'FBI. (maggiori dettagli li trovate qui). Sono andati down diversi siti: dal Dipartimento di Giustizia, all'Universal Music, al sito dell'FBI stessa. Si è trattato di un attacco in DDos che ha sovraccaricato i server dei siti in questione, una schema piuttosto semplice ma di effetto scenografico notevole.
In questo link trovate lo statement postato dal gruppo di hackers, un resoconto che vale una lettura. Anche Gizmodo ha seguito la vicenda.

Ecco il motivo per il quale si è rapidamente mobilitata la rete. Credo in molti abbiano notato la vistosa protesta di Wikipedia della scorsa settimana, seguita anche da siti come Wired. Per chi volesse approfondire Paolo Attivissimo offre una chiave di lettura interessante qui. E Webdesigner spiega "How Sopa and Pipa can affect you"
Per quanto riguarda Megaupload/Megavideo c'è il pericolo però di prendere un colossale abbaglio. Difendere il sito in nome della libertà di espressione potrebbe avere un effetto controproducente: renderebbe facile delegittimare la protesta contro i due decreti, liquidando il tutto come un movimento a sostegno della pirateria informatica. Lo spiega sempre Paolo Attivissimo, sul Disinformatico.
Fonti: il titolo è un'idea di Enrico Savi - profilo twitter enricosavi
Fonti: il titolo è un'idea di Enrico Savi - profilo twitter enricosavi
e youtube?
RispondiEliminaNon ti seguo: intendi che youtube ha partecipato alla protesta? O che youtube è come Megavideo?
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