giovedì 5 gennaio 2012

Due hashtag a mostrarci l'Italia che potrebbe essere 1/2 #Cotechinoelenticchie

Se il buongiorno si vede dal mattino, da ieri ci sono almeno due episodi a gonfiare il mio ottimismo sul nuovo anno. Il 4 gennaio poteva essere un normale mercoledì di inizio 2012. E invece Calderoli presenta un'insolita interrogazione in Parlamento. Si domanda, il deputato leghista,
"Se corrisponda alla verità la notizia secondo cui la notte dell'ultimo dell'anno si siano tenuti dei festeggiamenti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in Palazzo Chigi".
Il tono inquisitorio fa sorridere, se si pensa a quali altre feste Palazzo Grazioli e Arcore ci avevano abituati. Prosegue imperterrito con perentorie richieste di chiarimento su ogni dettaglio, domandandosi:

"Chi erano gli invitati?" "se la festa avesse le caratteristiche di manifestazione istituzionale ovvero di natura privata; quanti fossero gli invitati alla festa di cui sopra e a che titolo vi abbiano partecipato; se l'iniziativa sia stata effettivamente disposta dal presidente del Consiglio Mario Monti; se tra gli invitati figurassero anche le persone care al presidente; chi abbia sostenuto gli oneri diretti e indiretti della serata, con particolare riferimento alla sicurezza e agli straordinari del personale addetto, e se gli stessi sono stati già corrisposti; se non si ritiene inopportuno e offensivo verso i cittadini organizzare, in un momento di crisi come quella attuale, una festa utilizzando strutture e personale pubblici".

L'interrogazione sfocia nel grottesco affondo: "Se è vero si dimetta".

Non tarda ad arrivare in serata la replica di Palazzo Chigi (riportata integralmente qui). Il premier replica con tono puntiglioso ad ogni perplessità, con sfumature di velata ironia.
"Gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie). 
Il Presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l’Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente"
Insomma il cenone c'è stato. Apriti cielo. Calderoli proprio non ci sta a chiudere qui la questione. Come conferma nell'intervista a Libero di oggi.

"Quand’anche, resta il fatto che tenere aperto Palazzo Chigi l’ultimo dell’anno, anche solo per quanto riguarda il personale, ha un costo enorme. E nemmeno solo economico: stiamo parlando di persone che hanno dovuto rinunciare a trascorrere il Capodanno in famiglia per lavorare"

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